Comunicati sindacali e di o.n.g. sul conflitto del Kosovo

SERVIZIO DOCUMENTAZIONE

mappa aggiornata al giorno 21-04-99

[fonte] www.disasterrelief.org

Una selezione di links utili

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  • Pagina di links della CNN

http://www.cnn.com/SPECIALS/1998/10/kosovo/related.sites/

 

servizio documentazione sui comunicati dei sindacati italiani ed europei

Disclaimer

[I giudizi espressi. gli orientamenti presenti nei documenti sono di esclusiva responsabilità dei firmatari.]

Notizie aggiornate sull'accordo

aggiornato al 04/06/1999 14.35.18

MUOVIAMOCI PER FERMARE LA GUERRA

Quaranta giorni di bombardamenti non hanno minimamente alleviato le sofferenze delle popolazioni kosovare, che anzi sono progressivamente aumentate, e stanno provocando centinaia di morti innocenti colpendo e umiliando il popolo serbo.

"Ogni bomba in più, ogni giorno in più vuol dire più lutti, più sofferenza, più odio, più rigidità e intransigenza…" questo l'inizio dell'appello di Assisi che condividiamo pienamente così come ci associamo ai molti altri appelli che in questi giorni vengono lanciati da più parti per chiedere con forza che si fermi questa inutile e tragica guerra, che si riapra la strada del negoziato per ricostruire le condizioni di convivenza e di sviluppo per tutti i popoli dei balcani.

In qualunque modo si siano valutate le responsabilità sulle cause di questo conflitto, oggi nessuno può realisticamente pensare che sarà con la violenza delle armi che si troverà una soluzione equa stabile e duratura ai problemi che stanno all'origine della guerra in atto.

È necessario riaffermare un progetto di costruzione dell'Europa che comprenda i Balcani e la Russia, fondata sui valori della democrazia, sullo sviluppo dei diritti, sulla convivenza pacifica fra popoli e culture diversi. Così come è necessario pensare a una riforma dell'ONU che ne ridefinisca il ruolo di autorità universalmente riconosciuta per la prevenzione dei conflitti e la garanzia del rispetto dei diritti umani in ogni parte del mondo.

La parola deve tornare alla politica: è in atto un tentativo di soluzione diplomatica che vede impegnati direttamente il Governo Russo e il segretario Generale dell'ONU , pensiamo che sia il momento di proclamare una tregua, fermare subito i bombardamenti e lavorare per una soluzione negoziata.

· CHIEDIAMO LA CESSAZIONE IMMEDIATA DEI BOMBARDAMENTI E DI QUALUNQUE AZIONE DI PULIZIA ETNICA
· CHIEDIAMO AL GOVERNO ITALIANO DI SOSTENETRE LA PROPOSTA DI UNA TREGUA UNILATERALE PER LASCIARE SPAZIO AL NEGOZIATO SOTTO L'EGIDA DELL'ONU
· COME CITTADINI ITALIANI ED EUROPEI CHIEDIAMO AL NOSTRO GOVERNO, AI GOVERNI EUROPEI DI FARE IL PRIMO PASSO, PERCHE' CESSI LA GUERRA PERCHE' TORNI LA RAGIONE E L'UMANITA'.
· SOLLECITIAMO L'IMPEGNO DI TUTTI AFFINCHE' SI SVILUPPI UNO STRAORDINARIO INTERVENTO DI SOLIDARIETA' A SOSTEGNO DI TUTTE LE POPOLAZIONI COLPITE DALLA GUERRA


Promotori e prime adesioni:
Lia Amato (FP-CGIL Bologna), Vittorio Bardi (CGIL Emilia Romagna), Maria Brigida (CGIL Emilia Romagna), Roberto Bennati (FIOM CGIL Emilia Romagna), Andrea Calvaruso (FILT CGIL Bologna), Alberto Caracciolo (Centro diritti CGIL), Andrea Caselli (SLC CGIL), Edgarda Degli Esposti (Centro Diritti CGIL Bologna), Paolo Della Quercia (FP-CGIL Emilia Romagna), Franco Di Giangirolamo (CGIL Emilia Romagna), Rosanna Di Mauro (FP-CGIL Bologna), Alda Germani (FP-CGIL Bologna), Danilo Gruppi (SLC CGIL Bologna), Stefano Maruca (CdLM Bologna), Cesare Melloni (CdLM Bologna), Gianguido Naldi (FIOM CGIL Bologna), Antonio Morcavallo, (Filt CGIL Bo), Gianna Nuvoli (CdLM Bologna), Gianni Paoletti (CGIL Emilia Romagna), Sabina Petrucci (FIOM Bologna), Bruno Pizzica (CdLM Bologna) Nadia Tolomelli (FILT CGIL Bologna), Sandro Zabbini (CGIL Emilia Romagna), Ivano Cerri (FILTEA CGIL - RSU Fleur Spa), Roberto Mancin (FISAC CGIL Bologna), .), Andrea Tesini (FP CGIL - RSU AUSL Bologna),Maurizio Alessandri (G.D.), ,Stefania Baldi (DS Bologna), , Ugo Boghetta (Deputato PRC), Maria Grazia Bollini (cittadina di Pianoro), Michele Bonforte (Segreteria regionale PRC), Massimiliano Borella (UDS Emilia Romagna), Roberto Buonamici (ENEA - sinistra DS), Giuseppe Cammarata (Delegato FP-CGIL Manifattura Tabacchi), Vittorio Capecchi (Università Bologna), Marco Capponi (Docente Università Bologna), Franca Carloni (Università Bologna), Alessandra Cavina (Comitato Pari opportunità Comune di Bologna),Beloyanna Cerioli (Associazione per la pace), Vincenzo Di Roma (G.D.), Lucia Di Tonno (CISL Assitalia), Anna Draghetti (Donne in nero Bologna), Antonio Genovese (Università Bologna), Rudi Ghedini (direttore “Zero in condotta”), Rocco Giacomino (consigliere regionale Partito dei Comunisti Italiani), Michele Giogoli (UDS Emilia Romagna),Massimo Larici (CdLM Bologna), Giancarlo Lenzi (FIOM CGIL Bologna), Sergio Lo Giudice (Arcigay), Leonardo Masella (Segretario regionale PRC), Ugo Mazza (Presidente ATC), Roberta Mazzetti (Associazione per la pace), Valerio Minarelli (FP CGIL Bologna), Bruno Moretto (Comitato Scuola e Costituzione), Rosalia Mustaccia (Insegnante), Piergiorgio Nasi (Consigliere Comunale PRC), Sandra Negrini (ACMA), Luca Petrucci (delegato G.D.), Maurizio Pulici (SNS CGIL),Angela Querzè (G.D.), Antonella Raspadori (Pres. Comitato provinciale INPS), Gino Rubini (Cgil Emilia Romagna) ,Raffaele K. Salinari (Consigliere comunale DS), Sandra Sandrolini (G.D.), Roberto Santi (In marcia! - Bologna), Renato Sasdelli, (Università Bologna), Roberto Sconciaforni (Segretario prov. Rifondazione Comunista), Piera Stefanini (DGCS - M.A.E), Paolo Tomasi (consigliere comunale DS), Patricia Tough (Donne in nero Bologna), Gianni Tugnoli (Legambiente), Vincenzo Vagnoni , Katia Zanotti (vice pres. Consiglio Regionale E.R.), Vania Zanotti (consigliere comunale DS),

COMUNICATO STAMPA
Adesione alla Marcia Perugia-Assisi per la pace




La segreteria regionale della CGIL dell’Emilia Romagna ribadisce la necessità e l’urgenza di una immediata cessazione della guerra e della ripresa dei negoziati sotto l’egida dell’ONU.
La segreteria regionale della CGIL dell’Emilia Romagna sulla base di queste motivazioni aderisce alla “Marcia straordinaria per la Pace” Perugia-Assisi ed invita le proprie strutture ad organizzare la partecipazione.



Segreteria CGIL Emilia Romagna



Bologna, 4 maggio 1999



DICHIARAZIONE CONGIUNTA DEL SINDACO VITALI E DEI TRE SEGRETARI GENERALI CGIL CISL UIL DI BOLOGNA



Il Sindaco di Bologna e i segretari Generali di CGIL CISL e UIL esprimono forte preoccupazione per il protrarsi del conflitto nel Kosovo, della pulizia etnica e dei bombardamenti NATO con l’aumento dei morti fra i civili.

Noi chiediamo la cessazione dell’uso delle armi, da parte dell’esercito serbo e da parte della NATO, ed il massimo sostegno dell’iniziativa diplomatica avviata dal Segretario Generale dell’ONU e di tutti gli sforzi per una soluzione negoziata.
12.59 04/05/99
E’ chiaro che lo sbocco diplomatico dovrà garantire il ritorno a casa dei profughi Kosovari e sviluppare una vera e propria Conferenza di Pace che definisca una prospettiva di stabilità, democrazia e ricostruzione in tutta l’area balcanica.

Il Sindaco di Bologna e i Segretari Generale di CGIL CISL e UIL ritengono che vada comunque esclusa ogni ipotesi di guerra a terra che rappresenterebbe una terribile "escalation" che escluderebbe ogni soluzione negoziata nel breve periodo ed avvierebbe una spirale insostenibile di ulteriori massacri.
bologna

COMUNICATO CGIL CISL UIL
Emilia Romagna



Le segreterie regionali CGIL CISL UIL dell’Emilia Romagna esprimono forte preoccupazione per il protrarsi del conflitto nel Kosovo con l’acuirsi di ulteriori rappresaglie del regime di Belgrado contro il popolo kosovaro e l’intensificarsi dei bombardamenti da parte della NATO.
Le segreterie regionali, pertanto, chiedono l’immediata cessazione dell’uso delle armi, dalla pulizia etnica attuata dall’esercito e dalla milizia serba ai bombardamenti della NATO, affinchè possano essere effettuati tutti i passi possibili e ricercate tutte le opportunità per riaprire i negoziati sotto l’egida dell’ONU nella prospettiva di una soluzione politica del conflitto e per un ritorno alla pace.
Le segreterie regionali CGIL CISL UIL impegnano i loro dirigenti, quadri e militanti, ad aderire alla campagna di aiuto umanitario per i profughi del Kosovo, sostenendo l’iniziativa di CGIL CISL UIL nazionali, già in corso, non solo per il superamento dell’emergenza, ma partecipando attivamente ai progetti di assistenza nei campi profughi e attivandosi anche con ulteriori e aggiuntive iniziative locali per coinvolgere più direttamente gli iscritti e le popolazioni di singoli territori.



Segreterie CGIL CISL UIL
Emilia Romagna

Bologna , 27/04/99

 
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