L'Europa e l'Ambiente: le difficoltà della Commissione a proposito della legislazione in materia di prodotti chimici

La signora Bjierragaard, Commissaria della UE , il giorno 26 febbraio u.s ha spiegato nel corso di un Seminario svoltosi in quella settimana a Bruxelles, il gioco delicato in cui si trova ad agire la Commissione in rapporto al sistema legislativo comunitario.

"Noi cerchiamo di migliorare l'efficacia dei nostri strumenti giuridici tra, da un parte la protezione dell'ambiente e la salute umana e dall'altra, la protezione dei consumatori, permettendo al contempo all'industria chimica europea di restare competitiva".

E' con questa impostazione che la Commissaria è intervenuta nel corso del Seminario cui partecipavano professionisti del settore, rappresentanti delle autorità pubbliche degli Stati membri, della comunità scientifica, delle Associazioni Consumatori e di ONG.

Il dibattito in corso al Consiglio e i risultati di questo atelier di riflessione serviranno a dare un contributo alla comunicazione che la Commissione deve preparare per una strategia tesa a rimediare le lacune della legislazione vigente prendnedo nella dovuta considerazione le preoccupazioni del pubblico.

Secondo M.me Bjierragaard, il fatto stesso che queste preoccupazioni siano in crescita è una riprova che la legislazione UE è inadeguata.

Le domande da porsi, secondo M.me B., sono molte e diverse:

  • se la valutazione del rischio costituisce la base della gestione dei prodotti chimici pericolosi (senza questa valutazione, la riduzione dei rischi è impossibile), questo postulato è valido in tutti i casi? La valutazione dei rischi per i prodotti che sono sospettati di essere cancerogeni o nocivi per la riproduzione deve essere completata da una analisi sul rapporto costi-efficacia?

  • consapevoli che i lavori tecnici preparatori per la valutazione dei rischi sono per soli diciannove prodotti chimici pericolosi sui 110 selezionati per un rapporto su scala europea, come accelerare il processo?

  • bisogna raggruppare le sostanze in funzione delle loro proprietà chimiche, secondo il loro impiego ? Bisogna fare delle valutazioni maggiormente accurate? Come fare perchè la legislazione apporti una risposta rapida ai rischi potenziali nel lungo periodo per l'utilizzo di prodotti come gli ftalati presenti nei giocattoli in PVC morbido, o su altre sostanze che hanno degli effetti perturbatori per le funzioni endocrine che costituiscono un motivo di preoccupazione di qua e di là dall'Atlantico ?

  • come garantire che nell'avvenire sia possibile di prendere in carico i nuovi problemi prima che emergano?

Questo Seminario destinato a trovare delle risposte completa il rapporto di valutazione della legislazione comunitaria nel settore chimico facendo riferimento a quattro direttive relative alla classficiazione, l'imaballaggio e l'etichettatura delle sostanze e dei preparati pericolosi.

Si rammenta che nel dicembre '98, il Consiglio della UE aveva sottolineato:"la necessità di lavorare allo sviluppo di un approccio integrato e coerente della poliitca futura della Comunità nel settore dei prodotti chimici, che riflette il principio di prudenza e di sviluppo durevole."

Diario per la Prevenzione seguirà con cura gli sviluppi di questa tematica

gierre [fonte Agenzia Europa]

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