La Confederazione Internazionale dei Sindacati Liberi esprime la sua profonda preoccupazione per la crescente tensione nella regione del Golfo. Esprime inoltre il suo totale appoggio agli sforzi in corso presso le Nazioni Unite e presso le altre sedi per trovare una soluzione alla crisi e favorire uno spirito di conciliazione che faciliti la ricerca di un sistema di regole globale e duraturo.
La CISL ribadisce con forza il suo punto di vista secondo il quale le politiche totalitarie e repressive del regime attuale in Iraq restano i principali ostacoli per il raggiungimento della pace e della stabilitą nella regione del Golfo e per il conseguimento di condizioni di vita e di lavoro dignitose per lo stesso popolo iracheno.
La comunitą internazionale deve dunque continuare a esercitare la massima pressione per l'introduzione di regole democratiche in Iraq e deve insistere affinchč questo paese si uniformi completamente alle decisioni delle Nazioni Unite ed alle risoluzioni del Consiglio di sicurezza.
La CISL ritiene che la crisi non possa essere risolta al di fuori delle vie diplomatiche e che un altro conflitto armato, con le conseguenti perdite di vite umane e nuove sofferenze per il popolo iracheno, non possa essere considerato un'alternativa valida e duratura.
La CISL chiede quindi agli Stati Membri interessati delle Nazioni Unite di dare prova della massima moderazione ed utilizzare ogni possibile via per trovare un accordo negoziato per tutte le questioni non risolte.
Bruxelles, 12 febbraio 1998