![]() Archivio Notizie Diario per la Prevenzione dal giorno 8 gennaio '99 Aggiornamento : 10/02/99 14:31:50
Continua in Commissione Lavoro e Previdenza del Senato l'esame del ddl 2389 (delega al Governo per l'emanazione del T.U. salute e sicurezza nel lavoro), una pioggia di emendamenti rischia di fare annegare il ddl. 3 febbraio '99 - Continua in Commissione Senato l'esame del ddl 2389 (T.U. in materia di salute e sicurezza nel lavoro). La pioggia di emendamenti continua e da il segno della lotta di interessi in gioco: ogni frase aggiunge o toglie qualche pezzo di diritto alla salute dei lavoratori.Il rischio vero è che ne venga fuori un "arlecchino", se non vi è la decisione di fare sintesi sugli aspetti essenziali riguardanti le modalità e le procedure per la valutazione dei rischi, della gestione della sicurezza, formazione e informazione dei lavoratori e dei RLS. Tra gli emendamenti ve ne sono diversi abbastanza inquietanti che vogliono attribuire all'INAIL la istituzione di centri di ricerca per la sicurezza...La moltiplicazione di strutture di ricerca favorisce solo la dispersione di risorse.
La Commissione UE valuta il programma di stabilità economica dell'Italia . 3 febbraio 99 - Riteniamo utile riportare il comunicato stampa della Commissione UE sulla valutazione della stabilità economica dell'Italia - [dal web midday Europa] "La Commission évalue le programme de stabilité
de l'Italie Ce programme repose sur le document de programmation économique et financière (DPEF) pour 1999-2001 adopté par les autorités italiennes en mai 1998 ainsi que sur la loi de finances pour 1999. Il prend pour objectif une réduction du ratio déficit/PIB d'un demi-point de pourcentage environ en 1999 et les deux années suivantes, ce qui ramènera le déficit à 1% du PIB en 2001. Quant au ratio de la dette, il devrait baisser de quelque trois points et demi de pourcentage chaque année pour tomber à 107% en 2001. La Commission considère que les objectifs budgétaires présentés dans ce programme vont dans le sens des dispositions du pacte de stabilité et de croissance et des grandes orientations des politiques économiques arrêtées au Conseil européen de Cardiff. Cependant, les prévisions de croissance économique sur lesquelles se fonde le programme italien apparaissent maintenant trop optimistes pour ce qui est des premières années. Par conséquent, la Commission recommande que le Conseil invite les autorités de ce pays à soumettre un programme révisé, incluant notamment des objectifs budgétaires quantifiés pour 2002, après l'adoption du prochain DPEF au printemps. Sur la base de la recommandation de la Commission, le Conseil devrait rendre un avis formel concernant le programme de stabilité de l'Italie le 8 février 1999." Alla 299a seduta della Commisione Lavoro, Previdenza sociale del Senato è continuato l'esame del ddl 2389 (testo unico in materia di salute e sicurezza nel lavoro) 2 febbraio 99 - La Commissione Lavoro e Previdenza del Senato ha continuato l'esame del ddl 2389 (delega legislativa al Governo per la emanazione di un testo unico delle norme generali di tutela della salute e sicurezza sul lavoro. I lavori su questo tema vanno seguiti con molta attenzione, in particolare in riferimento agli emendamenti. La stessa Commissione ha predisposto un programma di audizioni per l'indagine conoscitiva sulla adeguatezza qualitativa e quantitativa dei medici competenti ai fini della piena attuazione del dlgs 626.94 testo del resoconto della seduta L'ambasciata italiana di Brasilia offre aiuto a Fernanda Giannasi. 2 febbraio 1999 - Fernanda Giannasi leader del movimento per la messa al bando dell'amianto in Brasile e del Ban Asbestos Network Coordinator for Latin America, ha ricevuto dall'Ambasciata italiana in Brasilia l'offerta di aiuto per la sua sicurezza personale e per quanto riguarda i diritti dei cittadini italiani che vivono in Brasile. Giannasi ha ricevuto, oltre alla causa giudiziaria intentata da Eternit Brasile, molte pressioni e minacce per l'attività svolta per i diritti dei lavoratori con la sua attività di ispettore del lavoro. Sviluppo e occupazione sì, ma non a discapito della qualità e della sicurezza 28 gennaio 1999 - Le colonne dei giornali sono occupate da un paio di giorni dalla polemica suscitata dalle dichiarazioni del Presidente del Consiglio rispetto al problema della flessibilità nel lavoro e alla proposta di congelamento dei diritti dei lavoratori, individuati come fattore principale di ostacolo al dispiegarsi dello sviluppo delle piccole imprese. E' fuori discussione che la questione dei diritti che sono alla base della dignità della persona che lavora sono indisponibili ad una logica di scambio, per quanto sia "nobile" l'obiettivo di questo scambio. Non è di questo che vogliamo ragionare. Vogliamo ragionare invece sulle motivazioni addotte per giustificare la mutilazione dei diritti dei lavoratori. Ma è proprio vero che sono i diritti dei lavoratori a rappresentare l'elemento principale di ostacolo allo sviluppo o , ancora una volta ci troviamo di fronte, ad una asserzione stereotipata frutto più di un atto di fede che di una analisi seria sulle ragioni del "nanismo" delle imprese italiane? "Le idee sono cose pericolose e potenti che possono smuovere la montagna e conservare, inalterate, la loro forza anche quando sono false.....- lo stesso Autore prosegue - credenze erronee possono avere uno stupefacente potere di sopravvivenza per migliaia di anni, sfidando l'esperienza, con o senza l'aiuto di una cospirazione...(Karl Popper, ibidem) E' verosimile affermare che la fede alle idee neoliberiste rientri nel campo delle idee descritte sopra.Le idee neoliberiste paiono prevalere sulle analisi scientifiche e sulla ragione e paiono contaminare i decisori politici alla ricerca di facili consensi. E' proprio vero che i diritti dei lavoratori, nelle piccole aziende, sono l'ostacolo alla crescita ? E' proprio vero che una gestione deregolata e selvaggia delle relazioni dispiegherebbe una formidabile, qualificata espansione produttiva e occupazionale? Chi conosce le difficoltà delle piccole imprese sa che i vincoli alla crescita sono multifattoriali e assai complessi. Le aziende assai spesso decidono di non crescere perchè hanno scelto strategie di sopravvivenza di basso profilo, sia perchè sono carenti di nuove idee rispetto alla innovazione e all'adeguamento dei prodotti, sia perchè mancano idee innovative e volontà imprenditoriali determinate. Chi ha idee innovative e progetti non si pone come priorità il problema dell'abbassamento dei diritti dei lavoratori, ma quello della qualità dei prodotti e della loro validità sul mercato. Inoltre è da dimostrare che l'incremento del turn-over, la maggiore fragilità e insicurezza del lavoratore con diritti mutilati, divengano fattori di rafforzamento della competitività imprenditoriale ( il modello asiatico insegna). La via facile dell'abbassamento dei diritti dei lavoratori non rafforza la qualità di coesione sociale e cooperativa all'interno dell'impresa e stimola la crescita di una subcultura imprenditoriale orientata al guadagno facile basato più sugli espedienti che su strategie solide. Gli strumenti flessibili per assumere persone oltre ai 15 addetti ve ne sono e in abbondanza, è bene che le affermazioni sulle rigidità siano misurate sui dati di fatto. E' verosimile affermare che le boutades sul "congelamento dei diritti dei lavoratori" siano ispirate dal bisogno di raccogliere facili e immediati consensi , senza una adeguata riflessione sugli effetti negativi che queste pseudosoluzioni potranno produrre. Si tenga conto che già la fin troppo estesa area delle attività in nero proprio perchè utilizza lavoratori in nero avrebbe già dovuto produrre uno sviluppo occupazionale straordinario, in particolare al Sud, ma ciò non risulta dai dati di fatto. E fuori discussione il fatto che sia necessario uno sviluppo produttivo e occupazionale , ma è un approccio retrivo, che guarda al passato, muoversi e agire affichè questo sviluppo occupazionale sia costruito in modo tale che non sia a discapito della qualità del lavoro, della sicurezza e dignità dei lavoratori, giovani o attempati ? editor Una buona notizia dal Brasile: la Corte di Giustizia ha prosciolto Fernanda Giannasi dalla accusa di diffamazione promossa dalla Eternit. 25 gennaio '99 - Riceviamo con piacere la notizia (da Fernanda stessa via email) che Fernanda Giannasi, ispettore del lavoro e Presidente della Società brasilianaper la messa al bando dell'Amianto è stata prosciolta dalla Corte di Giustizia di Pinheiros rispetto al reato di diffamazione in seguito a querela della Eternit. In sostanza l'Eternit non aveva gradito che Fernanda avesse connotato l'azione di lobby di questa Società in modo energico e chiaro. D'altra parte sarebbe stato difficile anche per la Giustizia brasiliana credere che l'amianto fa bene alla salute..... Siamo contenti di questa notizia per Fernanda, per il movimento che si batte per la messa al bando dell'amianto. Chi conosce un pò il portoghese può leggere questa notizia anche da un quotidiano brasiliano. link con il quotidiano Estado de S.Paolo Due giovani lavoratori morti in un infortunio sul lavoro a Medicina di Bologna. Ancora una tragedia sul lavoro. 23 gennaio '99 - Due giovani operai sono morti con il cranio schiacciato, sotto il cassone di un camion, mentre tentavano un intervento di manutenzione o una riparazione al sistema di sollevamento del cassone. Questi due giovani operai stavano facendo un lavoro, verosimilmente ,con generosa disponibilità, per risolvere un guasto del camion senza essere a conoscenza dei rischi che quel lavoro comportava. La generosità e disponibilità a sopperire carenze di manutenzione o disfunzioni organizzative è stata per loro fatale. I quotidiani di oggi, sabato, hanno riportato cronache precise sulla tragedia. Una tragedia che poteva essere evitata, come tante altre, se questi lavoratori avessero avuto istruzioni chiare sui rischi e sui propri limiti rispetto a operazioni di quel tipo, se non fossero stati all'interno di un sistema organizzato debole come quello degli appalti e subappalti... E' in questi settori dei subappalti, dei noli , che si concentrano le situazioni di maggior rischio. Le modalità di gestione aziendale della sicurezza, la formazione e l'informazione alle persone per lavorare in sicurezza vengono troppo spesso considerate un optional di lusso, in particolare, dalle aziende che operano in regime di appalto e subappalto. Questa tragedia è un caso isolato? Purtroppo no. A quattro anni dalla entrata in vigore del dlgs 626.94 le cose non paiono essere migliorate, si registra una persistenza degli infortuni: 88 lavoratori maschi e 16 donne sono morte sul lavoro nei primi 10 mesi del '98 (104) in Emilia Romagna. I lavoratori morti nel 1997 in Emilia Romagna sono stati 134 (più altri 17 in agricoltura). Qualcosa di profondo non funziona, al di là della retorica aziendale e delle brochures patinate che illustrano le iniziative di prevenzione , trasformate troppo spesso in operazioni di sola immagine. Quello che a nostro parere non funziona, in particolare nel sistema "flessibilizzato" di appalti e subappalti è assai spesso la improvvisazione e la mancanza di cultura imprenditoriale di chi dirige queste imprese tanto competitive quanto primitive nella loro gestione organizzativa. La pressione, i tempi di realizzazione dei lavori, le scadenze, una organizzazione del lavoro che mette in competizione esasperata le imprese si scaricano sui lavoratori. Questi sono i determinanti di queste tragedie quotidiane ( tre persone muoiono su lavoro al giorno). I giornali si occupano di questa tematica quando "fa notizia", quando i morti ci sono già stati. E' senza spirito polemico con cortesia che abbiamo detto a più di un giornalista che telefonava, in occasione di questa tragedia, per avere informazioni, di telefonarci anche quando "non succede nulla", per fare indagini sulle condizioni quotidiane ordinarie di vita dei lavoratori, sulle loro preoccupazioni, sui problemi che pongono... Ma si sa , le storie un pò sfigate delle condizioni di vita dei lavoratori non bucano nè lo schermo nè fanno vendere più giornali.... La galassia del malessere, delle sofferenze, delle malattie professionali rimane lontana, mascherata nei dati degli studi epidemiologici che sempre con maggiore fatica riescono a rappresentare la cruda realtà della battaglia quotidiana per sopravvivere nel lavoro. Produttività esasperata e precarietà stanno alimentando un fiume di malessere e di tecnopatologie che ricadranno con il loro carico di sofferenza e di perdita di autonomia di migliaia di persone nel prossimo futuro. La "produttività sociale" complessiva del sistema paese in questo modo viene bruciata sull'altare di una ideologia che pone al centro il guadagno facile e per fare ciò pratica la banalizzazione delle regole di base del rispetto della vita, l'irrisione di chi si batte per regole che vincolino le aziende ad una gestione della organizzazione del lavoro basata sulla qualità e sulla sicurezza. Come può reggere un paese che si dice "europeo" che ogni anno lascia distruggere 1300-1400 vite di persone che lavorano, altre 30.000 circa rimangono con danni permanenti, anche molto gravi, solo per gli eventi infortunistici, senza calcolare le migliaia di malattie di origine professionale peraltro neppure riconosciute da quel dinosauro che è l'INAIL? E' QUESTO IL "PAESE NORMALE" CHE DESIDERIAMO ?? E' QUESTA LA "NORMALITA'" DA PERSEGUIRE CON UNA ULTERIORE FLESSIBILIZZAZIONE E RIDUZIONE DEI DIRITTI DI CHI LAVORA, ALTRIMENTI NON C'E' LO "SVILUPPO" E L'OCCUPAZIONE? gierre Giornata di studi TAV promossa da Regione Emilia-Romagna e Regione Toscana sul modello informativo per l'alta velocità. 21 gennaio 99 - Domani 22 gennaio, promosso dall'Assessorato Sanità della Regione Emilia-Romagna e Dip. del diritto alla Salute della Regione Toscana avrà luogo una giornata di studi sul modello di raccolta , informatizzazione ed elaborazione dei dati relativi alla costruzione dell'infrastruttura riferiti alla tipologia lavorativa, ai lavoratori addetti, agli infortuni ed alla sorveglianza sanitaria, allo scopo di acquisire un ulteriore strumento per il miglioramento della attività di prevenzione. Milano "da bere" - Il rapporto della Commissione UE sul trattamento delle acque urbane reflue testimonia di un progresso considerevole nella maggior parte dei Paesi Europei, ma.... 21 gennaio '99 - Solo Bruxelles e Milano hanno annunciato che non erano in grado di rispettare la scadenza del 31 dicembre 98 fissata dalla Direttiva sulle acque urbane reflue. Queste due grandi città della UE non hanno ancora predisposto alcun sistema di trattamento delle acque reflue. [Acque che vengono riversate nel fiume Po ....] Il Comunicato della Commissione tratto dal sito web della UE: Le rapport de la Commission sur le
traitement des eaux urbaines résiduaires témoigne d'un progrès notable dans la plupart
des pays européens Ces deux grandes villes de l'Union européenne (UE) n'ont encore instauré aucun système de traitement des eaux usées. La Directive relative au traitement des eaux urbaines résiduaires (91/271/CEE) constitue l'un des principaux piliers de la législation européenne en vigueur dans le domaine de l'eau. Elle a pour objectif de protéger l'environnement contre une détérioration due aux rejets des eaux urbaines résiduaires. Elle prévoit que les Etats membres doivent veiller à ce que ces eaux fassent l'objet d'un système de collecte et d'un traitement respectant des normes rigoureuses. Lorsque les eaux usées ne sont pas suffisamment épurées, elles provoquent principalement la pollution des ressources d'eau potable, la perturbation écologique des rivières et des lacs (eutrophisation) ainsi que la dispersion des agents pathogènes dans les eaux de baignade et les eaux conchylicoles. Le 31 décembre 1998 était l'échéance européenne fixée pour la mise en place de systèmes de collecte et de traitement en profondeur dans toutes les agglomérations de plus de 10.000 équivalents habitants (EH) dont les eaux résiduaires sont rejetées dans des zones sensibles. Nuovi indirizzi da parte della Commissione sul regolamento EMAS - Dichiarazione di Ritt Bjerregaard sulla revisione del regolamento EMAS. 19 gennaio '99 -Riportiamo dal web europa la dichiarazione di Ritt Bjerragaard sul nuovo regolamento EMAS: Ritt Bjerregaard on the revision of the EMAS-regulation
Promoting sustainable production and consumption patterns by enhancing innovation in industry has been identified as an area for particular attention in order to implement fully the objectives in the field of environment". She added that "EMAS represents a practical example of the voluntary approach". It has grown to over 2000 registrations of which 75% are in Germany that leads the way together with Austria, Denmark, Sweden and Norway. "EMAS is intended to be a market based instrument, which relies on peer pressure and supply chain pressure. It is not a replacement for command and control legislation nor is it a mechanism to introduce new performance standards for participating organisations. Regulators have a responsibility to understand the EMAS regulation and to assess how it may be used to assist the regulatory process. Non governmental organisations and the general public have a responsibility to ensure the scheme is as truly transparent as it is intended and to inform about any inconsistencies they may observe. Finally business has the responsibility to
ensure that the scheme is promoted responsibly via supply chains and through peer pressure
and that management and reporting are of high standards." Commissioner Bjerregaard
concluded : "If we all take our responsibilities seriously then this new approach to
environmental protection will deliver great benefits". The Commission proposed a
revision of the EMAS-regulation in November 1998. Continua alla 11a Commissione del Senato l'esame sul ddl 2389:"Delega legislativa al Governo della Repubblica per la emanazione di un testo unico delle norme generali di tutela della salute e sicurezza sul lavoro,...." 18 gennaio '99 - Il giorno 14 gennaio è proseguito l'esame del ddl 2389. Nel corso della seduta sono stati proposti numerosi emendamenti al testo del ddl. Domani la Commissione si dovrebbe riunire nuovamente sempre sullo stesso ddl. Per leggere il resoconto della seduta: ALTER DAVOS :Un movimento contro la globalizzazione delle multinazionali e dei capitali finanziari che mettono a rischio lo sviluppo umano di molti popoli 12 gennaio '99 - Riportiamo la presentazione e il link alla Conferenza on-line di Alter Davos. Da oltre 20 anni la modializzazione finanziaria aggrava l'insicurezza economica e le ingiustizie sociali. Nella occasione del World Economic Forum che si terrà dal 21 gennaio al 1 febbraio 1999 a Davos, l'Associazione ATTAC promuove a Parigi e in numerose città francesi una serie di iniziative e un forum dei cittadini internazionale. Riportiamo il documento e il programma di Attac : Il documento e il link al sito di ATTAC La ripresa delle attività nel campo della prevenzione per il '99 - Molti Convegni e Seminari : il segno che c'è bisogno di fare chiarezza e cambiare.... 8 gennaio '99 - Il bilancio del '98 nel campo della salute e sicurezza nel lavoro non è dei più entusiasmanti. Il '98 è stato un anno di assestamento, una specie di tappa di trasferimento, dopo le corse affannose e un pò disordinate per "mettersi in regola" da parte di molte aziende private e ..pubbliche. Il '99 è l'anno per valutare il sistema di prevenzione partecipata, individuare i punti deboli, le incongruenze.....le azioni farraginose e assai spesso inutili e costose suggerite da consulenti improvvisati che hanno fatto riempire di scartoffie gli armadi di molte aziende. La qualificazione professionale dei professionisti e delle Agenzie che operano nel mercato della consulenza rimane uno dei temi prioritari anche per l'ambito della sicurezza e della salute nel lavoro e la gestione delle questioni ambientali. Non è un problema che si risolve in una anno, sarebbe bene cominciare comunque ad affrontarlo . La sfida per molte imprese, al di là della retorica , è quella di mettere in atto uno sviluppo dei propri modelli organizzativi che ponga al centro l'attenzione per gli uomini e le donne che lavorano. Questo vuol dire, in molti casi , dismettere una certa arroganza pseudomanageriale dei dirigenti aziendali che pensano che la partecipazione dei lavoratori sia un intralcio per l'efficienza aziendale. Affrontare la questione della salute e della sicurezza è una sfida culturale e politica per tutti gli attori sociali , ivi compreso il sindacato. Pigrizie, atteggiamenti di sufficienza da parte di chi intende svolgere un ruolo di rappresentanza dei lavoratori non sono tollerabili quando è in gioco il diritto alla salute. Una vasta area di lavoratori che operano nei cosidetti nuovi lavori, più o meno sommersi, non hanno diritti e strumenti di autotutela. Non ci possono essere figli di un dio minore per quanto riguarda la integrità fisica e la salute . E' l'anno nel quale occorre dare forza con strumenti adeguati ai soggetti di rappresentanza dei lavoratori, i RLS, che sono il perno per una gestione efficace della sicurezza in azienda. Sappiamo che i nuovi modelli organizzativi sconvolgono e rendono inefficaci i modelli tradizionali di contrattazione: la flessibilizzazione vera nell'azione sindacale è quella di apprendere dalla realtà ad articolare le proprie azioni e iniziative in corrispondenza alla aumentata complessità data dalla diversificazione dei bisogni e dei vissuti soggettivi espressi dai lavoratori. La capacità di direzione e di sintesi per svolgere una azione di rappresentanza efficace passa attraverso il purgatorio dell'ascolto intelligente delle differenze: anche in questo caso stimolare la partecipazione non vuol dire perdere in efficienza e capacità di decisione nell'azione sindacale........ Il '99 è anche l'anno in cui si decide il destino e il significato del lavoro dei Servizi di Prevenzione delle Ausl. ( ma su questo torneremo) Il tema Organizzazione del lavoro e Salute sarà affrontato nel Seminario promosso dalla Cgil Nazionale il giorno 15 gennaio '99. In questo Seminario saranno presentati i risultati di ricerche sul tema . Sarà possibile seguire on-line via internet i lavori . (Per informazioni vedi Sito della Cgil Nazionale) Riguardo al ruolo del sistema pubblico di vigilanza segnaliamo il IV° Convegno Europeo del CPE: La trasformazione del rischio e delle condizioni di lavoro in Europa - Torino 12-13 marzo '99 (informazioni al sito Il programma dei lavori . Il programma dei lavori prevede una serie di relazioni molto interessanti. Sono inoltre in cantiere un Seminario della Cgil Emilia Romagna rivolto ai gruppi dirigenti confederali e di categoria sia per fare il punto della situazione sia per elaborare il programma dii niziative per '99. E' uscito il terzo numero di 2087 RLS, la Rivista promossa dalla Cgil nazionale rivolta ai RLS. Questo numero contiene una serie di contributi di rilevante utilità. L'editoriale "Quel valore da condividere" è di Sergio Cofferati. Per avere una copia saggio della Rivista inviare email di richiesta a 2087 . Infine segnaliamo come materiale di studio e di approfondimento la tesi di specializzazione della Dott.Debora Zambon sul tema :"Indagine sulla salute riproduttiva in un gruppo di lavoratrici nel settore calzaturiero e e nel tessile abbigliamento" Scheda e dowload di questo documento gierre
4 gennaio '99 - Grecia, Italia e Portogallo hanno ricevuto un avviso motivato per infrazione per il mancato rispetto della Direttiva 91/689/CEE relativa ai rifiuti pericolosi. L'Italia, come gli altri due stati membri, riceveranno un avviso motivato (seconda tappa della procedura d'infrazione) perchè hanno trascurato di fornire alla Commisione le informazioni richieste sulle installazioni per la eliminazione dei rifiuti pericolosi, pure in presenza di numerose richieste e richiami perchè tali informazioni fossero inviate. Secondo quanto prescrive la Direttiva quadro sui rifiuti pericolosi (75/442/CEE modificata dalla 91/156/CEE) gli Stati membri sono tenuti a definire una rete integrata di installazioni per la eliminazione dei rifiuti, tenendo conto delle condizioni geografiche e degli specifici bisogni di smaltire i rifiuti. La Direttiva per l'applicazione relativa allo smaltimento e/o alla valorizzazione dei rifiuti richiede, nella sostanza, una mappa degli stabilimenti che non è mai stata fornita.....dalla Grecia, dal Portogallo e dall'Italia..
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