Questo sito, promosso dal Dip Ambiente e Salute della Cgil Emilia Romagna, si propone l'obiettivo di socializzare notizie documenti e informazioni utili allo sviluppo della partecipazione per la salute e la sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro.

Archivio Notizie delle settimane precedenti dal 23 novembre 1998


updated 21/01/99 15.04.02

La ripresa delle attività nel campo della prevenzione per il '99 - Molti Convegni e Seminari : il segno che c'è bisogno di fare chiarezza e cambiare....

8 gennaio '99 - Il bilancio del '98 nel campo della salute e sicurezza nel lavoro non è dei più entusiasmanti. Il '98 è stato un anno di assestamento, una specie di tappa di trasferimento, dopo le corse affannose e un pò disordinate per "mettersi in regola" da parte di molte aziende private e ..pubbliche.

Il '99 è l'anno per valutare il sistema di prevenzione partecipata, individuare i punti deboli, le incongruenze.....le azioni farraginose e assai spesso inutili e costose suggerite da consulenti improvvisati che hanno fatto riempire di scartoffie gli armadi di molte aziende.

La qualificazione professionale dei professionisti e delle Agenzie che operano nel mercato della consulenza rimane uno dei temi prioritari anche per l'ambito della sicurezza e della salute nel lavoro e la gestione delle questioni ambientali. Non è un problema che si risolve in una anno, sarebbe bene cominciare comunque ad affrontarlo .

La sfida per molte imprese, al di là della retorica , è quella di mettere in atto uno sviluppo dei propri modelli organizzativi che ponga al centro l'attenzione per gli uomini e le donne che lavorano.

Questo vuol dire, in molti casi , dismettere una certa arroganza pseudomanageriale dei dirigenti aziendali che pensano che la partecipazione dei lavoratori sia un intralcio per l'efficienza aziendale.

Affrontare la questione della salute e della sicurezza è una sfida culturale e politica per tutti gli attori sociali , ivi compreso il sindacato.

Pigrizie, atteggiamenti di sufficienza da parte di chi intende svolgere un ruolo di rappresentanza dei lavoratori non sono tollerabili quando è in gioco il diritto alla salute.

Una vasta area di lavoratori che operano nei cosidetti nuovi lavori, più o meno sommersi, non hanno diritti e strumenti di autotutela. Non ci possono essere figli di un dio minore per quanto riguarda la integrità fisica e la salute . E' l'anno nel quale occorre dare forza con strumenti adeguati ai soggetti di rappresentanza dei lavoratori, i RLS, che sono il perno per una gestione efficace della sicurezza in azienda.

Sappiamo che i nuovi modelli organizzativi sconvolgono e rendono inefficaci i modelli tradizionali di contrattazione: la flessibilizzazione vera nell'azione sindacale è quella di apprendere dalla realtà ad articolare le proprie azioni e iniziative in corrispondenza alla aumentata complessità data dalla diversificazione dei bisogni e dei vissuti soggettivi espressi dai lavoratori.

La capacità di direzione e di sintesi per svolgere una azione di rappresentanza efficace passa attraverso il purgatorio dell'ascolto intelligente delle differenze: anche in questo caso stimolare la partecipazione non vuol dire perdere in efficienza e capacità di decisione nell'azione sindacale........

Il '99 è anche l'anno in cui si decide il destino e il significato del lavoro dei Servizi di Prevenzione delle Ausl. ( ma su questo torneremo)

Il tema Organizzazione del lavoro e Salute sarà affrontato nel Seminario promosso dalla Cgil Nazionale il giorno 15 gennaio '99. In questo Seminario saranno presentati i risultati di ricerche sul tema . Sarà possibile seguire on-line via internet i lavori . (Per informazioni vedi Sito della Cgil Nazionale)

Riguardo al ruolo del sistema pubblico di vigilanza segnaliamo il IV° Convegno Europeo del CPE: La trasformazione del rischio e delle condizioni di lavoro in Europa - Torino 12-13 marzo '99 (informazioni al sito Il programma dei lavori . Il programma dei lavori prevede una serie di relazioni molto interessanti.

Sono inoltre in cantiere un Seminario della Cgil Emilia Romagna rivolto ai gruppi dirigenti confederali e di categoria sia per fare il punto della situazione sia per elaborare il programma dii niziative per '99.

E' uscito il terzo numero di 2087 RLS, la Rivista promossa dalla Cgil nazionale rivolta ai RLS. Questo numero contiene una serie di contributi di rilevante utilità. L'editoriale "Quel valore da condividere" è di Sergio Cofferati. Per avere una copia saggio della Rivista inviare email di richiesta a 2087 .

Infine segnaliamo come materiale di studio e di approfondimento la tesi di specializzazione della Dott.Debora Zambon sul tema :"Indagine sulla salute riproduttiva in un gruppo di lavoratrici nel settore calzaturiero e e nel tessile abbigliamento" Scheda e dowload di questo documento

gierre


Brasile: ancora un Natale violento, assassinati due dirigenti del Movimento dei Senza Terra

26 dicembre '98 - Due leaders del Movimento dei Senza Terra (MST) della Vale do Paraiba, Jurandir dos Santos di 22 anni e Robert di 20 anni sono stati assassinati mentre si stavano dirigendo a San Josè dos Campos. Questa notizia resa pubblica dal Sindacato dei Metallurgici di S.Josè dos Campos ripropone la questione drammatica degli assassinii di dirigenti democratici che, peraltro, in Brasile, restano, nella maggioranza dei casi, impuniti.

Le minacce continue contro questo movimento per la riforma agraria, l'assassinio dei suoi dirigenti rappresentano l'aspetto feroce della gestione del potere da parte dei latifondisti che agiscono con ampi margini di garanzia di impunità.
Le responsabilità dei Governi e dello Stato centrale sono palesi.
Alleghiamo il testo della e.mail che ci ha inviato Fernanda Giannasi da S.Paolo :

Date: Fri, 25 Dec 1998 11:58:23 -0200 From: Fernanda Giannasi X-Mailer: Mozilla 4.03 [pt] (Win95; I) Subject: Sem-Terra foram executados no Vale segundo IML Prezados Companheiros
Reafirmamos aqui nossa indignação sobre a morte dos dois companheiros do MST executados no Vale do Paraíba onde foram usadas ferramentas agrícolas e um deles foi morto de joelho, segundo o IML.
Reiteramos nossa sede de Justiça, exigindo a punição dos responsáveis, pondo fim à impunidade, e pedimos que todos se manifestem em todos os fóruns possíveis quanto a este genocídio que é praticado diuturnamente neste país
Fernanda Giannasi Coordenadora da Rede Cidadã pelo Banimento do Amianto




300 miliardi per le bonifiche ambientali per i prossimi 3 anni

21 dicembre '98 - Stanziati con la legge in corso di pubblicazione sulla G.U. 300 miliardi per le bonifiche ambientali. Il ddl 4792 recante Nuovi interventi in campo ambientale è stato approvato in via definitiva il 2 dicembre scorso alla Camera . Verosimilmente questa massa di risorse è ben lontana dal coprire le esigenze di risanamento presenti sul territorio italiano (l'ENI ha stimato, con un suo studio, circa 8 mila siti da bonificare in Italia). Questi finanziamenti potranno bastare solo per mettere in sicurezza minima alcuni dei siti più critici .Dalle città che hanno subito l'inquinamento dell'amianto come Casale Monferrato, ai poli chimici e alle raffinerie che stanno approntando grandi interventi per ripulire situazioni ormai insostenibili...i miliardi necessari sono ben oltre la cifra prevista per i prossimi tre anni dalla legge approvata.
L'unica lezione che si può trarre è che il costo dei siti da disinquinare è enorme e la maggior parte delle risorse necessarie per disinquinare e bonificare dovrebbe essere a carico a chi nel tempo ha provveduto a inquinare...




Una buona notizia: la Corte UE da torto alla IP e giudica la legislazione italiana severa ma giusta

18 dicembre '98 - La legislazione italiana fissa parametri per la protezione dei lavoratori da agenti cancerogeni che sono compatibili con la legislazione europea. La esposizione al benzene secondo la legislazione italiana è di tre volte inferiore a quella prevista dalle Direttiva comunitaria. La Corte di Giustizia della UE ha stabilito , nei fatti, questo dato di diritto importante: la protezione dei lavoratori (art.118/a) è più importante delle ragioni delle multinazionali.
(vedi notizia precedente)
Quindi, la legislazione italiana è severa , ma giusta nella prevenzione dei tumori.
Il pronunciamento è nato da una causa presso il Tribunale di Genova tra IP e una Azienda distributrice , la Borsana , che aveva richiesto alla IP di fornire carburante con un tasso di benzene il più basso possibile e la installazione di dispositivi di aspirazione dei vapori di benzina alle pompe di erogazione per proteggere i lavoratori addetti.
La IP aveva respinto la richiesta, l'oggetto del contendere nei fatti era il fatto di subire una discriminazione da parte della legislazione italiana troppo severa e costosa rispetto alla legislazione "minima" prevista dalla Direttive UE.
Il Tribunale di Genova aveva deciso di inviare un quesito alla Corte di Giustizia della UE sulle "discrepanze normative", tra normativa italiana e quella UE. La Corte ha risposto, stabilendo che le direttive hanno fissato e fissano dei parametri di protezione minima della salute dei lavoratori, gli Stati membri possono adottare una legislazione più protettiva della salute dei lavoratori, senza che questo divenga un elemento di fuoriuscita dalle norme UE, o di lesione degli interessi dei gruppi multinazionali....
Questa sentenza rafforza l'impianto legislativo comunitario in materia di salute e sicurezza nel lavoro che ha la sua fonte nell'art.118A del Trattato: questo articolo è stato più volte oggetto di attacchi per il suo contenuto di civiltà da parte di chi vuole fare prevalere le logiche degli interessi economici.






Comunicato Cgil Cisl Uil Emilia Romagna sull'Iraq
18 dicembre ' 98 - Riportiamo il comunicato stampa di Cgil Cisl Uil Emilia Romagna:

ATTACCO USA ALL'IRAK:
PRESA DI POSIZIONE CGIL CISL UIL EMILIA ROMAGNA


La decisione dei Governi americano e inglese di attaccare militarmente l'Irak è un atto grave e negativo che non può che avere l'effetto di inasprire le cause del conflitto anziché ripristinare condizioni di pace e sicurezza per tutto il medio oriente.
Infatti il frettoloso abbandono degli ispettori dell'Onu da Bagdad (peraltro senza avvisare la stessa Onu), l'attacco avvenuto mentre era ancora in corso la riunione del Consiglio di Sicurezza, la scelta di attaccare alla vigilia del Ramadam, avvenimento pregnante di significati e valori per tutto il mondo arabo determina una situazione di ulteriore pericolosità.
Inoltre va sottolineato il momento di grave difficoltà nella trattativa di pace tra Israele e palestinesi. Tutti questi aspetti dimostrano che la logica dell'atto di forza ha prevalso sulla razionalità politica e sulla volontà di risolvere i gravissimi problemi tra Irak e Onu senza l'uso delle armi.
Tutto ciò non deve certamente nascondere le gravissime responsabilità della dittatura irakena che da sempre gioca alla provocazione, non rispettando gli impegni ad agevolare i controlli degli ispettori dell'Onu e impedendo di fatto la rimozione dell'embargo internazionale operante dalla guerra del Golfo.
Le Segreterie regionali di CGIL CISL UIL dell'Emilia Romagna, nel ribadire che è assolutamente necessario un rafforzamento del ruolo dell'Onu in direzione di una propria capacità di intervento, per risolvere i conflitti locali, ritengono l'attacco militare SBAGLIATO E PERICOLOSO PER LA PACE IN MEDIO ORIENTE e forse anche controproducente rispetto all'obiettivo di ripristinare in Irak una normalità di rapporti con la comunità internazionale, capace di rimuovere le tremende sofferenze di quel popolo, dovute alle scelte scellerate di Saddam Hussein.
Bologna, 17 dicembre 1998



Il 17 Dicembre '98 la Corte europea di giustizia nel Lussemburgo, emettera' in udienza plenaria (15 giudici) la sentenza relativa al caso IP/Borsana.

Il caso
IP-Borsana sta per concludersi. Riteniamo che l'attenzione rivolta aquesto caso da parte del Governo Italiano sia stata del tutto inadeguata e per molti aspetti colposamente negligente.
Il caso riguarda, dal punto di vista formale, la protezione dei lavoratori alla esposizione a benzene , ma dal punto di vista sostanziale ha come oggetto la definizione dei rapporti di forza tra le multinazionali e i governi nazionali per quanto riguarda la tutela della salute dei lavoratori e dei cittadini.
Con questo caso, qualora la sentenza fosse favorevole a IP, l'art.118/a del Trattato della UE ne uscirebbe , nei fatti,gravemente depotenziato.
In altre parole prevarrebbero gli interessi delle multinazionali rispetto a quelli dei lavoratori e dei cittadini.
Riportiamo il testo della comunicazione che ci ha inviato da Bruxelles Giulio Andrea Tozzi del BTS:

Il 17 Dicembre la Corte europea di giustizia nel Lussemburgo, emettera in udienza plenaria (15 giudici) la sentenza relativa al caso IP/Borsana.
La Corte dando tale risalto alla sua decisione si dimostra quindi cosciente delle implicazioni di quello che e sicuramente il piu importante quesito posto sull'art.118A del Trattato, dalla sua emanazione con l'Atto Unico del 1986.
Il che non significa, ovviamente, la garanzia di una sentenza che ribadisca il concetto di armonizzazione nel progresso, ma anzi indica la dimensione delle difficolta che ci si trovera ad affrontare, in caso di una sentenza contraria, per ristabilire pienamente il diritto degli Stati membri di mantenere od adottare prescrizioni piu favorevoli ai lavoratori.
Un' opzione, infatti, in tale disgraziata ipotesi, potrebbe forse essere la ricerca da parte di uno Stato membro di un protocollo da allegare al Trattato di Amsterdam subordinando la ratificazione di questo alla sua adozione.
L'attegiamento italiano in tutta la vicenda e stato confuso e inconcludente.

Nell' aprile 1997 il Ministero del Lavoro aveva inviato una lettera di difesa della legislazione italiana sugli agenti cancerogeni al Ministero degli esteri, che avrebbe dovuto inviarla alla Corte europea di giustizia.

Ma quella lettera non e mai arrivata alla Corte. Nell' agosto 1998 il Ministero del Lavoro si e' quindi rivolto all'Avvocatura dello Stato per far richiedere alla Corte la riapertura del caso.
Da quanto sappiamo questa richiesta non e' stata mai inoltrata.
Nel maggio 1998 la Confederazione Europea dei Sindacati (CES) si era rivolta alle diverse confederazioni sindacali affiliate per ottenerne l'intervento presso I rispettivi governi.
Malgrado le vistose carenze di conoscenza sulle circostanze concrete della questione e dell'importantissima questione di principio dibattuta, a nostra conoscenza nessuno Stato ha rivolto una richiesta di riapertura del caso.

Questo nonostante che diverse organizzazioni (danesi, finlandesi,svedesi, francesi e le italiane CGIL, CISL, UIL) abbiano preso iniziative verso I propri governi. Il solo risultato di queste pressioni e stato che l'ultimo Consiglio degli Affari sociali riunitosi con presidenza britannica ha esaminato, durante un incontro al di fuori dell'ordine del giorno ufficiale, la questione.
La discussione, come in genere accade per la maggior parte delle attivita del Consiglio, ha avuto luogo a porte chiuse.

Non sappiamo pertanto a quale conclusione si sia giunti. Per contro il Parlamento europeo, che avrebbe potuto interpellare la Commissione e restato completamente estraneo alla vicenda.
Il caso, oltre alle considerazioni di merito (vedi BTS Newsletter n.9/1998), si presta anche ad alcune allarmanti considerazioni generali.

Primo, l'assenza di trasparenza delle procedure sia a livello della Commissione che dei Governi, tra tutti quello italiano; secondo, si dimostra l'inaccessibilita' per le forze sindacali dei luoghi di decisione di tali conflitti e quindi l'impossibilita per essi d'incidere sulla giurisprudenza a sfondo sociale.
Vi e' quindi il rischio evidente che decisioni di interesse pubblico vengano prese da potenti lobbies di interessi privati.

Giulio Andrea Tozzi. BTS.TUTB.TGB. Bd.E.Jacqmain 155. B-1210 Bruxelles





Vapori di benzene: è in arrivo il nuovo decreto. Interessa gli addetti (e gli utenti ?) ai distributori di benzina


11 dicembre '98 - Sta per uscire il DM interministeriale (Ambiente, Industria, Sanità) recante il regolamento sulle corrette "modalità" di installazione dei dispositivi di recupero dei vapori di benzina presso i distributori di benzina. Questo regolamento era previsto dalla Legge 4 novembre 1997 n.413 : Misure urgenti per la prevenzione dell'inquinamento atmosferico da benzene.
Il regolamento è già stato firmato dal Ministro Ronchi e, in quanto già concertato dai competenti Uffici, resta solo in attesa delle firme dei Ministri dell'Industria Bersani e della Sanità Bindi. Dovrebbe, speriamo, apparire presto in Gazzetta Ufficiale. Questo regolamento riguarda la "fase due" della movimentazione delle benzine, dalle pompe ai veicoli.




Perchè l'Anniversario della Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo non sia solo una occasione di esercitazioni retoriche...

10 dicembre '98 - Il rischio che le ricorrenze e gli anniversari si prestino facilmente ad essere occasione di esercitazioni retoriche più o meno brillanti non risparmia neppure l'Anniversario della Dichiarazione dei Diritti dell' Uomo.
Per questo motivo riteniamo di non dire nulla e di affidarci al messaggio di Santer, Presidente della Commissione UE.

Messaggio del Presidente della Commisione UE




La Commissione UE manda un avviso di infrazione a Belgio, Grecia, Germania, Portogallo per non avere comunicato la legislazione di attuazione di due Direttive UE relative alla classificazione , imballaggio ed etichettatura delle sostenze chimiche pericolose

10 dicembre '98 -Puo' darsi sia solo una svista burocratica, stupisce tuttavia il fatto della disattenzione di alcuni paesi della UE rispetto a questioni non solo formali ma, riteniamo noi , sostanziali nella gestione dei rischi in ambito chimico. E' solo un caso fortuito, o , in ragione della competizione globale vi è da parte dei Governi , membri UE, una specie disattenzione calcolata rispetto ai problemi della protezione e prevenzione dei rischi per la salute e per l'ambiente??
Riportiamo il testo del comunicato della Commisione:

La Commission intente une action contre la Belgique, l'Allemagne, la Grèce et le Portugal dans le domaine des produits chimiques
La Commission européenne a décidé de notifier un avis motivé à la Belgique, à la Grèce et au Portugal pour n'avoir pas communiqué la législation mettant en œuvre deux Directives de l'Union européenne (UE) relatives à la classification, l'emballage et l'étiquetage des substances dangereuses.
La première est la Directive 96/54/CE de la Commission portant vingt-deuxième adaptation au progrès technique de la directive 67/548/CEE du Conseil concernant le rapprochement des dispositions législatives, réglementaires et administratives relatives à la classification, l'emballage et l'étiquetage des substances dangereuses. La seconde est la Directive 96/56/CE du Parlement européen et du Conseil modifiant la directive 67/548/CEE.
La Commission a également décidé de notifier un avis motivé à l'Allemagne au sujet de la directive 96/56/CE. da web ue - midday 10-12-98




Notizia importante per i venditori ambulanti di alimenti

7 dicembre '98 - Entro il 28 dicembre, anche le aziende che vendono o somministrano prodotti alimentari su aree pubbliche, alias "ambulanti", dovranno adeguarsi al sistema di autocontrollo Haccp. Il termine è così previsto dall'art. 5 del D.Lgs 155/1997, peraltro già in vigore dal 28 giugno 1998, per tutte le altre attività del settore alimentare.




Convegno Cgil nazionale e Cgil Regionale Toscana sul tema della formazione e informazione dei lavoratori su salute e sicurezza ieri a Firenze

5 dicembre - Ieri a Firenze si è svolto un interessante Convegno promosso da Cgil nazionale e Cgil Toscana sul tema della formazione e informazione dei lavoratori alla salute e e sicurezza nel luogo di lavoro.
Alla presenza numerosa di RLS e di operatori, circa 200, i lavori del Convegno hanno affrontato uno dei temi più disattesi nella applicazione del dlgs 626.94: la formazione e informazione dei lavoratori.
Dalla relazione di Olmastroni, responsabile regionale del settore, alle comunicazioni, vi è stata una coerenza di analisi volta a comprendere le ragioni delle difficoltà a sviluppare le azioni di formazione e informazione dei lavoratori.
Il Prof. Sebastiano Bagnara, nella sua comunicazione, ha messo in evidenza i grandi cambiamenti avvenuti nelle forme organizzative del lavoro che hanno stravolto i tradizionali approcci con i quali si percepisce il rischio sempre più connesso alle nuove forme di organizzazione del lavoro.
Il passaggio dalla struttura organizzativa fordista che rendeva omogenee le condizioni di lavoro e la stessa percezione soggettiva [i famosi "gruppi omogenei erano il prodotto di una organizzazione specifica del lavoro propria dell'epoca degli anni '70], ad una situazione nella quale le esperienze di lavoro e di vita sono molto differenziate ha reso assai più difficile la comunicazione del rischio e l'azione preventiva.

La condivisione delle esperienze e dei problemi da affrontare tramite l'azione preventiva possono realizzarsi attraverso la costruzione della mappa delle relazioni tra soggetti diversi. Soggetti che fanno lavori diversi,possono collegarsi, comunicare e divenire comunità, soltanto tramite il riconoscimento della complementarietà delle proprie conoscenze ed esperienze.
Il passaggio dalla omogeneità delle condizioni di lavoro al riconoscimento delle complementarietà che connettono e formano comunità di lavoratori che a volte si trovano ad operare anche a distanza è la sfida per un nuova partecipazione dei lavoratori a forme di azioni preventive e di autotutela della salute.

Gli spunti delle comunicazioni sono stati molti e ricchi: rammentiamo tra questi il contributo del magistrato dott.Bruno Giordano della Pretura del Lavoro di Torino che con grande chiarezza ha delineato i limiti attuativi da parte delle imprese degli obblighi sostanziali di formazione e informazione dei lavoratori ridotti a certificazioni cartacee burocratiche e formali.
In questo ambito invece gli obblighi sostanziali di informazione in materia di salute e sicurezza richiedono azioni programmate concrete da parte delle aziende e verifiche precise.

Nelle conclusioni Betty Leone, segretaria della Cgil nazionale, ha indicato come nel percorso di definizione del Patto per lo sviluppo, oggetto di confronto al tavolo di concertazione con il Governo, la questione del diritto alla salute e alla sicurezza nei nuovi lavori è una delle priorità qualificanti il tipo di sviluppo produttivo e occupazionale.

Una proposta di direttiva della Commissione UE per la riduzione delle emissioni di CO, e del benzene in atmosfera per la tutela della salute

2 dicembre '98 - La Commissione UE avanza una proposta di direttiva contenente valori limite per la qualità dell'aria che respiriamo riguardanti il benzene e il monossido di carbonio.
I principali obiettivi di questa proposta sono quelli di assicurare un livello alto di protezione della salute umana nella UE e di migliorare la qualità della vita dei cittadini europei, in particolare nelle città molto affollate.
I livelli elevati di CO devono abbassarsi di un terzo. Questi obiettivi rientrano nel programma d'azione stabilito dalla direttiva 96/62 CE.
Gli stati membri avranno molte cose da fare per allineare la qualità dell'aria ai livelli proposti dalla Commissione. Per ora. per qualche tempo, i sindaci possono dormire sonni tranquilli: questi obiettivi sono ancora una proposta di direttiva.


il testo del comunicato della Commissione , in francese


Una importante ricerca sulle condizioni di lavoro in una azienda di abbigliamento, la Corneliani di Mantova -

1 dicembre '98 - La ricerca sulle condizioni di lavoro all'Azienda Corneliani nasce nel settembre '96. Lo spunto per la ricerca scaturisce nel momento della valutazione dei rischi che era stata svolta dall'Azienda con molta diligenza , ma era carente dal punto di vista dell'analisi delle concrete condizioni di lavoro.
Cgil Cisl Uil e le categorie Filtea Cgil, Filta Cisl, Uilta Uil di Mantova congiuntamente alla RSU promuovono, con la collaborazione dell'Azienda una ricerca approndita sugli aspetti della fatica fisica e nervosa correlati alla nuova organizzazione del lavoro adottata dall'azienda per ridurre i costi e incrementare la produttività.
Il metodo di ricerca , ispirato alla metodologia dello studioso americano Karasek, ha consentito di comprendere qualche elemento teorico e pratico in più sul mal di fabbrica di questa epoca.
Il Progetto di Ricerca e il Rapporto sui risultati sono direttamente disponibili:




Nuove norme per la costruzione e installazione di serbatoi interrati

30 novembre '98 - Al fine di evitare inquinamenti e incidenti ambientali nuove norme per la installazione di serbatoi interrati.
Con il decreto ministeriale, 20 ottobre 1998, sono sancite nuove regole per la costruzione di serbatoi interrati. Le nuove disposizioni stabiliscono i requisiti tecnici per la costruzione, l'installazione e l'esercizio di serbatoi interrati destinati allo stoccaggio di sostanze o preparati liquidi per usi commerciali e/o ai fini della produzione industriale, a salvaguardia e prevenzione dell'inquinamento del suolo e delle acque superficiali e sotterranee, che potrebbe essere causato dal rilascio delle sostanze o preparati contenuti, nei citati serbatoi.
Le norme previste da questo decreto, si applicano ai serbatoi interrati, aventi capacita' uguale o maggiore di un metro cubo, contenenti le sostanze e i preparati liquidi appartenenti a determinate categorie e gruppi di sostanze, con esclusione di altre.

fonte
Ars Edizioni Informatiche in materia di legislazione e normativa sulla sicurezza nel lavoro


Delega legislativa al Governo della Repubblica per l'emanazione di un testo unico delle norme generali di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, nonché per l'emanazione di discipline specifiche per settori particolari e di un regolamento contenente disposizioni d'attuazione e tecniche. Continua l'esame alla Commissione Previdenza Lavoro del Senato

27 novembre '98 - Riprende alla Commissione Previdenza Lavoro del Senato l'esame congiunto dei ddl 2389 e 2852 riguardanti la delega al Governo per l'emanazione di un testo unico in materia di salute e sicurezza nel lavoro. L'ultima seduta su questi ddl era avvenuta il 25 marzo '98. Con questo ritmo è probabile che nel 2005 avremo un Testo Unico, forse.


testo del resoconto della 284° seduta della Commissione



L'iniziativa della Cgil di Modena per i Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza: il newsletter Note su salute e sicurezza

26 novembre 98 - Da più di un anno l'Ufficio salute e sicurezza della Cgil di Modena diffonde ai RLS un newsletter di rilevante utilità e qualità per agevolare lo svolgimento del loro ruolo in azienda. Riteniamo che questo materiale abbia un valore d'uso più generale, per cui lo mettiamo in rete in file formato PDF.


Questi files sono leggibili con Acrobat Reader prelevabile dalla rete come freeware.



Nel collegato alla Finanziaria l'art.8 istituisce la carbon tax, un provvedimento che allinea l'Italia agli impegni di Kyoto e impone una modernizzazione del sistema di produzione e della organizzazione sociale complessiva

25 novembre '98 - La carbon tax va avanti La Camera dei Deputati ha approvato gran parte del collegato alla Finanziaria 1999, che dovra' poi passare all'approvazione del Senato, per ritornare, molto probabilmente, ancora alla Camera dei Deputati.
Negli articoli fino ad oggi approvati, c'e' l'art. 8 ("Tassazione sulle emissioni di anidride carbonica e misure compensative") che istituisce la c.d. "carbon tax".
Questa tassazione trova un precedente nell'art. 17 della legge n. 449/97 ("Misure per la stabilizzazione della finanza pubblica"), che a decorrere dall'1.1.1998 istituiva una tassa sulle emissioni di anidride solforosa (SO2) e di ossidi di azoto (NOX).
Vediamo quali sono gli aspetti caratterizzanti della proposta "carbon tax": a) ha l'obiettivo di perseguire la riduzione delle emissioni di anidride carbonica derivanti dall'impiego di oli minerali secondo le conclusioni della Conferenza di Kyoto; la rideterminazione delle aliquote di accise non deve dar luogo ad aumenti della pressione fiscale complessiva e a tal fine sono adottate misure fiscali compensative, in particolare riducendo i prelievi obbligatori sulle prestazioni di lavoro (commi 1 e 2);
b) successivamente all'anno 2000 la modulazione degli aumenti delle aliquote sono effettuate in relazione ai progressi dell'armonizzazione della tassazione (con lo stesso obiettivo indicato sub a) negli Stati membri dell'Unione Europea (comma 3);
c) a decorrere dal 2005 le aliquote delle accise vigenti sono rideterminate nelle misure stabilite dall'allegato 1 (comma 4);
d) fino al 31.12.2004 sono stabiliti con decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta dell'apposita Commissione del CIPE e previa deliberazione del Consiglio dei Ministri; gli aumenti non dovranno essere inferiori al 10% e non superiori al 30% della differenza tra aliquote attuali e quelle che verranno fissate nel 2005 (commi 5 e 6);
e) le maggiori entrate sono destinate a compensare la riduzione degli oneri sociali gravanti sul costo del lavoro, il minor gettito derivante dalla riduzione dell'accisa sul gasolio per autotrazione ecc., a misure compensative di settore con incentivi per la riduzione delle emissioni inquinanti per l'efficienza energetica e le fonti rinnovabili ed anche a riduzioni delle aliquote, fino alla completa esenzione, per i prodotti utilizzati nel quadro di progetti pilota o nella scala industriale per lo sviluppo di tecnologie innovative per la protezione ambientale e il miglioramento dell'efficienza energetica (commi 10 e 11).
Fonte Reteambiente - newsletter Aggiornamento normativo
In
Reteambiente e' possibile consultare (nello spazio ALTRI TEMI - Aria), in Normativa in cantiere) "Ddl C 5267A - Art. 8 (tassazione sulle emissioni di anidride carbonica e misure compensative)"

Frutta e verdura difficile da "digerire" - testati i residui di pesticidi nella frutta presente nel mercato unico UE , dati non rassicuranti, anche se attesi...

24 novembre ' 98 - Per la prima volta la UE ha raccolto dati comuni e comparabili sui residui di pesticidi presenti nelle frutte e nei legumi. Il 3% del campione dei 41000 prodotti testati hanno presentato tracce di pesticidi superiori ai limti accettabili. Non sappiamo come sono stati presi in considerazione gli aspetti di tutela dei lavoratori agricoli che maneggiano questi pesticidi, quello che è certo è che i consumatori dei prodotti li mangiano;
il testo del comunicato tratto da midday web:


Premières données communes sur les résidus de pesticides dans les fruits et légumes
Pour la première fois, l'Union européenne (UE) a collecté des données communes sur les résidus des pesticides dans les fruits et légumes dans le Marché unique. Dans 3% des 41.000 échantillons de fruits et légumes prélevés dans les Etats membres et en Norvège, les résidus de pesticides décelés dépassaient les limites maximales en résidus (LMR).
Au total, il a été trouvé des résidus de pesticides dans 40% des échantillons, même s'ils étaient au-dessous des LMR.
Il s'agit du principal résultat des programmes nationaux de contrôle des pesticides réalisés par les Etats membres et la Norvège.
Parallèlement, dans le cadre d'un programme coordonné par l'UE, la présence de sept pesticides couramment utilisés et de deux groupes de pesticides a été contrôlée pour cinq fruits et légumes. En l'occurrence, c'est la laitue qui contenait le plus grand nombre de résidus, suivie du raisin, des fraises, des pommes et des tomates.
Ces résultats sont résumés dans le rapport intitulé "Contrôle en matière de résidus de pesticides dans l'Union européenne et en Norvège".




Si è concluso a Londra il Seminario Afett-Bts su:"Valutazione sindacale della legislazione europea in materia di Salute e Sicurezza ex.art.118/a del Trattato UE"


23 novembre '98 - Si è conclusa a Londra il giorno 19 novembre, presso il National Education Center del TUC la seconda settimana di lavori del Seminario Afett-Bts. I dirigenti sindacali provenienti da diversi paesi della UE hanno affrontato i temi della contrattazione su salute e sicurezza, sui nuovi modelli di organizzazione del lavoro e sulle modalità con le quali affrontare i temi della prevenzione in contesti in rapida trasformazione.
In specifico nella sessione londinese sono stati affrontati con studi di caso i temi della

  • Gestione della qualità totale ed effetti sulla gestione della sicurezza (relatore D.Walter)
  • La contrattazione su salute e sicurezza (relatore L.Vogel)
  • Strategie, tendenze e proposte per programmi di lavoro futuri (relatore Marc Sapir)
  • Studi di caso sono stati presentati da tutte le delegazioni; particolare attenzione è stata dedicata alla figura del RLST, presente in Svezia e in Italia e dalla relazione di Peter Kirby

La tavola rotonda nella quale sono stati affrontati problemi comuni e strategia europea per la contrattazione su salute e sicurezza è stata conclusa dall'intervento di E.Carlsund , Segretario della Ces.
I lavori si sono svolti in un contesto di efficiente organizzazione curata con intelligenza da Rossina Harris e Peter Kirby del TUC.
Renderemo disponibile sul sito, appena sarà pronto, un rapporto sui lavori di questo importante Seminario.



Causa IP-Borsana alla Corte di Giustizia UE; il rischio di un peggioramento delle norme italiane che proteggono i lavoratori dalle esposizioni al benzene e un attacco all'art.118/a del Trattato UE. Perchè non vi è stata una adeguata iniziativa del Ministro Treu per difendere la legislazione italiana, cosa fa in proposito il nuovo Ministro del lavoro ?

23 novembre '98 - Riceviamo da Laurent Vogel del Bts questo articolo che fa il punto sulla causa IP - Borsana che, oltre al peggioramento della legislazione italiana in merito alla protezione dei lavoratori dalla esposizione al benzene (noto agente cancerogeno), rischia di divenire un precedente giuridico che mette in discussione l'art.118a del Trattato Ue. .

testo dell'articolo di L.Vogel sulla causa IP-Borsana



Ambiente; lotta all'inquinamento da benzene nei centri urbani: i motorini o scooter a due tempi sono un problema...

23 novembre '98 - Via libera al decreto anti-benzene, con numerose sorprese: innanzitutto la novità, già peraltro annunciata, delle restrizioni alla circolazione dei motorini. Nei giorni di stop al traffico veicolare, che d'ora in poi verranno programmati con largo anticipo (e questa è una vera novità), si fermeranno tutte le auto - catalizzate e non - e anche le due ruote. I motorini, infatti, sono la fonte del 30% dell'inquinamento da benzene in Italia: molto di più, ad esempio, delle aauto catalizzate (6%) o diesel (4%). Agli stop programmati dovrà seguire l'elaborazione, da parte dei Comuni, di un vero e proprio piano che contenga le strategie per ridurre la concentrazione di benzene nell'aria. Ma si interverrà anche sui veicoli: oltre agli incentivi che riguardano gli autoveicoli "ecologici" (auto e bus elettrici o a gas) si prevede la firma di un accordo di programma per incentivare, anche tra i motocicli, la diffusione di mezzi a basse e missioni e bassi consumi.




Sicurezza nelle scuole: nell'uso di attrezzature e laboratori gli studenti equiparati ai lavoratori

23 novembre '98 - Studenti equiparati ai lavoratori per le norme sulla sicurezza.
Lo stabilisce il Dm 382/1998, sull'applicazione della normativa "626" negli istituti di istruzione di ogni ordine e grado.
Il comma 2 dell'articolo 1 del nuovo Dm equipara ai lavoratori gli allievi delle istituzioni scolastiche ed educative nelle quali i programmi e le attività di insegnamento prevedano espressamente la frequenza e l'uso di laboratori appositamente attrezzati, con possibile esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici, l'uso di macchine, apparecchi e strumenti di lavoro in genere ivi comprese le apparecchiature fornite di videoterminali.
L'equiparazione è, ovviamente, limitata al periodo di effettivo utilizzo dei mezzi menzionati; l'equiparazione non vale ai fini del "numero" dei lavoratori previsto dal Dlgs 626/1994 per l'applicazione dei particolari obblighi previsti dallo stesso Dlgs.
Il Dm 382/1998 stabilisce disposizioni relative a: servizio di prevenzione e protezione, documento di valutazione dei rischi, sorveglianza sanitaria, attività di informazione e formazione.
Il decreto in questione segue, a poca distanza di tempo, il Dm 363/1998, sull'applicazione delle norme "626" alle università e istituti di istruzione universitaria.






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